Utenti dei Centri di salute mentale, operatori, medici sono loro i protagonisti di “Matti per il calcio” che, a Montecatini Terme, si stanno giocando la tredicesima edizione della Rassegna nazionale dei Centri di salute mentale, organizzata dall’Uisp, che si concluderà sabato 5 ottobre. In gioco però c’è molto di più di un primo posto in classifica, come ci dice Fabrizio, che milita nella squadra dei Botoli Ringhiosi di Arezzo.
La manifestazione organizzata dall’Uisp, unica nel suo genere in Italia, è riservata ai Centri di salute mentale delle Asl di tutta Italia che nel corso della stagione hanno utilizzato il calcio come terapia per favorire la socializzazione e l’autonomia delle persone con disagio mentale, ospitate nelle strutture. Ma veramente lo sport, in questo caso il calcio, può aiutare il percorso di riabilitazione e reinserimento sociale di persone che vivono il disagio? Risponde Daniele Lapi, operatore Uisp del comitato di Arezzo
Le squadre in campo sono 12, dalla Lombardia all’Abruzzo, ogni anno un appuntamento impegnativo, a livello organizzativo ma non solo: affrontare una trasferta, lontano da casa, cambiando abitudini rassicuranti e incontrando persone nuove non è facile per chi lotta ogni giorno con le proprie paure e insicurezze. Il commento del presidente nazionale dell’Uisp Vincenzo Manco
Ma la forza di questo appuntamento sta proprio qui, nella voglia di superare i propri limiti e sentirsi ogni volta più forti, più partecipi, più vicini agli altri. Come dice Fabio, un altro giocatore della squadra di Arezzo